Anch’io avevo un padre,
un padre che mi amava tanto,
ma schiavo dei pregiudizi e della gente,
a tratti pure mi odiava.
Un padre che con il suo amore
soffocava tutte le mie speranze,
un padre che con il suo amore,
spegneva tutta la mia voglia di amare,
un padre che con il suo amore,
distruggeva tutti i miei sogni.
Così, per non morire,
sfidando il mare e le onde,
con la mia piccola barca
e una valigia piena di sogni,
ho raggiunto un’altra riva,
dove ho incontrato un altro padre,
un padre che aveva già tanti figli,
e a tutti ricostruiva la speranza,
a tutti ridava la voglia d’amare,
a tutti riaccendeva i sogni.
Un padre che gridava,
e lo gridava forte:
“AMATE, perché l’AMORE E’ AMORE
e di dove lo dirigete
ne risponderete solo al vostro cuore.”
Poi tutto finisce,
la morte pone fine
a ciò che si chiama vita,
ma speranza, amore e sogni restano,
perché speranza, amore e sogni
sono più forti della morte.
Ecco l’eredità di un padre.
DI UN GRANDE PADRE
